Ingegneria Deformometri

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Accessori per Topografia: aste e paline portaprisma, treppiedi, chiodi e caposaldi

Deformometro Mod. DN250-10

Il Crepemetro meccanico, noto anche come deformometro o estensimetro rimovibile, è uno strumento di misura adatto per valutare variazioni di ampiezza (spostamento relativo) fra due punti, con ordine di grandezza del millesimo di millimetro.

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Questo strumento, forte della sua affidabilità e ripetibilità delle misure, trova la sua maggiore applicazione nelle operazioni di monitoraggio dei quadri fessurativi o nelle prove di deformabilità con l’impiego di martinetti piatti. Possiamo trovare deformometri di tipo meccanico o di tipo elettronico, a seconda del trasduttore che viene impiegato per la misura.

Caratteristiche Tecniche

Il deformetro meccanico è costituito da una barra o tubo metallico alla cui estremità sono montati due perni, ortogonali all’asse principale del tubo, muniti di punte coniche. Uno di questi perni è fisso, mentre l’altro, montato su dispositivo di scorrimento meccanico, è libero di oscillare lungo l’asse principale dello strumento, con corse che variano tra i ±2.5 e ±5 mm (DL=L1-L0).

Le oscillazioni del perno mobile o testina conica, vanno ad agire su uno strumento di lettura, comparatore analogico o digitale, che ne evidenza gli spostamenti con accuratezza del millesimo di millimetro; l’utilizzo di strumenti di lettura analogici (quadrante con lancetta di indicazione) o digitali (display LCD) influisce solamente nella semplicità, nella rapidità di lettura e in parte nel costo.

Requisito indispensabile del deformometro è quella di non permettere alla testina conica mobile, oscillazioni anche minime, che non siano lungo l’asse di scorrimento principale, in quanto lo spostamento relativo tra i due punti (capisaldi) sarebbe influenzata rendendo non affidabile la misura rilavata. Altra caratteristica importante dello strumento, e principalmente dei suo accessori quale dima di posizionamento e di verifica, è che vengano realizzati in materiale, acciai, con basso coefficiente di dilatazione termica.

Grazie all’utilizzo di acciai INVAR o simili in fase di realizzazione, si ottiene una ottima protezione contro il fenomeno della dilatazione termica dei materiali, mentre per quanto riguarda il problema delle oscillazioni “fuori asse” tutto è legato all’affinamento del processo produttivo, eliminando giochi e realizzando accoppiamenti tra le parti con livelli di tolleranza molto elevati.

Principio di funzionamento

Il deformometro è uno strumento che serve per valutare la variazione di spostamento tra due punti di misura che si trovano a cavallo di una fessura o taglio presente su una struttura, con basi di lettura che possono variare da i 50mm fino a 2000 mm.

I due punti di misura vengono identificati attraverso due capisaldi, ossia particolari in acciaio con incisa ad una estremità una piccola cavità che rispecchia esattamente la punta della testina mobile del deformometro.

Con l’ausilio della dima di posizionamento in dotazione con lo strumento, le due basette (capisaldi) vengono rese solidali con l’elemento mediante colle o resine a presa rapida, che garantiscano il fissaggio stabile ed eliminano possibilità di distacchi o deformazioni dovuti ad effetti termici sul legante.

Lo spostamento tra le testine coniche del deformometro, posizionato nelle incisioni presenti nei caposaldi, coincide con lo spostamento stesso delle basette, e viene misurato dal comparatore presente nello strumento con sensibilità del millesimo di millimetro [0.001mm o 0.002mm].

La variazione di ampiezza rilevata è quindi conseguente all’eventuale spostamento dei capisaldi a causa delle deformazioni dell’elemento preso in esame, e vengono raffrontati con i valori iniziali di zero.

Campo di applicazione

L’impiego del deformometro, grazie ai suoi livelli di approssimazione, trova largo impiego nel monitoraggio dei quadri fessurativi, dove in presenza di situazioni di dissesto molto impegnative viene richiesto il rilievo anche degli spostamenti più piccoli.
Allo stesso modo il deformometro viene utilizzato per la rilevazione delle misure di convergenza a cavallo dei tagli in cui vengono inseriti i martinetti.

Accessori a corredo

  • Dima di posizionamento
  • Dima di verifica o azzeramento
  • Set di capisaldi di lettura che possono essere di dimensioni o forme diverse.

Vantaggi

Il deformometro meccanico, utilizzato correttamente, rileva valori di spostamento affidabili e precisi, i quali una volta interpretati, forniscono all’operatore una serie di informazioni sullo stato qualitativo dell’immobile o elemento monitorato e quindi la sua evoluzione nel tempo attraverso una rappresentazione grafica, o dati per il calcolo dello stato tensionale delle murature attraverso il diagramma tensioni-deformazioni nelle prove con i martinetti piatti.

L’utilizzo del deformometro per rilevare i valori di spostamento tra due punti comporta che lo sperimentatore si rechi nei punti di misura per ogni serie di rilevamento; questo può risultare poco agevole in quelle situazioni in cui la struttura richiede un periodo di lettura, per ogni ciclo di misura, molto lungo ottenendo risultati che non sono confrontabili tra loro. Per questo vengono utilizzati centraline elettroniche.

Il periodo di monitoraggio di una struttura solitamente non è mai inferiore ai 6 mesi, e comunemente si procede al controllo dell’elemento per un periodo che oscilla tra i 6/8/12 mesi.

 

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  • Disponibile 3 gg


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